ti regalerò un giardino…

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A Maiolati Spontini,  uno dei tanti paesini che con i loro tetti e i loro campanili movimentano il profilo sulla cresta delle  colline in Vallesina stagliandosi contro il cielo c’è Colle Celeste…  Celeste con la maiuscola perché non è un aggettivo, ma un nome, quello di Celeste Erard, moglie e grande amore del musicista Gaspare Spontini.

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Lui era nato in questo piccolo borgo, che allora era ancora più piccolo, e qui cercava di tornare a riposarsi dalla frequentazione delle corti d’Europa dove era ricercato e osannato e la sua musica applauditissima.  A questo paesino che amavano  i due coniugi avevano provveduto generosamente e con il grande patrimonio accumulato avevano fondato una casa di riposo, un asilo nido, un teatro, un monte di pietà… (Opere che ancora esistono e sono curate dall’Amm.Comunale). La pensava così il Maestro, come scrisse ai suoi “reggenti” sminuendo il valore delle sue (e altrui) opere d’arte a confronto delle “azioni generose religiose e pie”

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E assieme alle opere per le necessità della vita anche un’opera per la bellezza: questo parco sul colle che si affaccia sulla vallata. Come  dice la commissione agraria nel 1843 Spontini “affidò… altri capitali onde quel terreno fosse ridotto a luogo di delizia al che si presta per elevatezza, esposizione e quant’altro può essere di amenità campestre a beare lo spirito…”

iscrizione

Insomma i desideri di Celeste sono quelli del Maestro…”…essa vorrebbe che non esistesse palmo di terreno senza un’infinità di piantagioni abbondantissime di tutte le sorti…”. E invita i “signori giardinieri” ad aguzzare l’ingegno perché “Questa è la sua più viva brama”!

Donna fortunata Celeste, amata in modo così commovente e generoso. E che sensibilità Il maestro che senza riserve dispone delle sue ricchezze per donare prima di tutto alla sua amata, ma anche ai suoi concittadini un luogo di delizia destinato a bearne lo spirito.

viale

Anche i maiolatesi di oggi (e non solo, anche noi!) frequentano questo parco che è tenuto con una cura scrupolosa che raramente si può trovare in un luogo pubblico di questo genere. Non una cartaccia, che dico, ma nemmeno una cicca di sigaretta! Si c’è una barca, ma serve da tavolino al bar…

barca

Il viale dritto e appena spazzato ci porta al belvedere che si affaccia sulla vallata con un panorama vastissimo che è dominato anche da una statua di Madonna voluta da Celeste in armonia con le forme religiose del tempo.

gio al parco

Il dono di un giardino: un gesto d’amore che a più di un secolo di distanza “bea lo spirito” e ancora commuove.

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Una replica a “ti regalerò un giardino…”

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    Paola


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